Scritto da Claudia Avesani, consulente babywearing @duecuoriinfascia, ed Elisa Cuoco.
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La pratica del portare i neonati e bambini è antica come la rugiada, ancestrale come la terra da cui nasciamo, essa è vita, «protezione e costruzione della personalità del bambino. La pratica del portage, universalmente diffusa, in tutti i continenti del nord e del sud del mondo, dalle Ande al Artico, è stata riscoperta nel mondo occidentale solo da alcuni decenni.»[1].
BENEFICI DEL PORTARE
Rispondere al bisogno primario e fisiologico di contatto del bambino.
Aiuto nello sviluppo motorio, sensoriale, relazionale ed emozionale.
Se posizionato correttamente, aiuto nella maturazione delle anche.
Per i genitori, ritorno più veloce alla normalità nella quotidianità, avendo le mani libere.
INOLTRE:
- Favorisce il sorriso, la vocalizzazione e riduce il pianto;
- Non favorisce le cosiddette “coliche” del neonato, le quali invece sono molto presenti in un clima di basso contatto;
- Aiuta il neonato a regolare la propria temperatura corporea e il proprio respiro;
- Facilita l’allattamento al seno;
- Altamente efficace per i neonati prematuri, vedi il metodo della mamma-canguro utilizzato negli ospedali;
- Permette alla madre di seguire altri figli;
- Aiuta nella fase di addormentamento, soprattutto in assenza della madre e del seno;
- Calma nei momenti di tensione e di sovra stimolazione (per un neonato anche la televisione, o una luce troppo forte, sono stimoli molto intensi).
PORTARE IN SICUREZZA
Fisiologia
Il bambino, in fascia o marsupio, deve mantenere sempre la sua posizione fisiologica.
Va rispettata la naturale cifosi (posizione a C della schiena), che, crescendo, sarà sempre meno accentuata.
Anche il suo accovacciamento crescendo diminuirà e noi dovremo assecondarlo.
È importante che il sederino non sia mai più alto delle ginocchia e che il supporto garantisca un sostegno omogeneo da un incavo popliteo all’altro, e che la schiena sia sempre sostenuta ed avvolta in tutte le sue parti.
Ricordiamo che un neonato non ha la forza di mantenere la testa in posizione corretta, così come nei bambini ipotonici (ad esempio, mentre dormono), per cui è fondamentale fornire il giusto sostegno alla nuca.

Vie aeree libere
Importantissimo mantenere le vie aeree libere e sempre in vista. No quindi ai tessuti che coprono la testa o che creino uno spazio d’aria limitato attorno a bocca e nasino.
Per questo motivo, anche i reggitesta dei marsupi andrebbero legati sempre e solo da un lato.
Attenzione anche a non far “infossare” il bambino nel supporto, per non creare difficoltà nella respirazione.
Posizione fronte mondo? No, grazie!
La posizione “fronte mondo” non rispetta la fisiologia del bambino, costringendolo ad inarcare la schiena dalla parte opposta alla sua naturale cifosi.
Inoltre il bambino sarebbe sottoposto ad un eccessivo stress, a causa della quantità di stimoli che riceverebbe.

Riassunto per punti…
- Rispetto della naturale cifosi del bambino
- Rispetto del naturale accovacciamento
- Sostegno da incavo ad incavo popliteo (no gambe a penzoloni!)
- Sederino mai più alto delle ginocchia
- Sostegno della nuca
- Vie aeree libere sempre
- Posizione fronte mondo? No, grazie!
SUPPORTI
Fascia elastica – fascia in jersey (cotone più elastene), elastica in tutte le direzioni. Permette solamente legature a 3 strati.
Diversamente da quanto indicato dalle case produttrici, va sostituita quando il bimbo raggiunge i 6 Kg, perché oltre non garantisce un adeguato supporto.
Non adatte in estate.
Fascia rigida – di diverse taglie, da scegliere in base alla corporatura del portatore e dal tipo di legature che si intendono fare.
1- Fascia “rigida” in orizzontale e verticale, ma “elastica” in direzione diagonale, grazie alla sua tramatura ad armatura diagonale. Generalmente si tratta di fasce 100% cotone, ma si possono trovare di composizioni miste con lino, canapa, lana, seta, bamboo… Fascia adatta “per tutto il percorso”, dalla nascita a…quando avrete piacere di portare!
2- Fascia ad anelli – come la fascia rigida, ma con 2 anelli in alluminio cuciti ad un’estremità. Supporto asimmetrico per la mamma, da usare per percorsi brevi o per i “sali e scendi”. Permette di essere usata dalla nascita, in posizione pancia a pancia, o più avanti, posizionando il bambino sul fianco.
3- Mei-Tai (Meh-Dai) – supporto di origine asiatica composto da un pannello, un fascione ventrale da annodare e da due spallacci da annodare. Permette di portare il bambino sia pancia a pancia, sia sulla schiena. Per la sua vestibilità/adattabilità, se regolabile, è il primo supporto semi-strutturato utilizzabile. Half-Buckle – come il Mei-Tai, ma il fascione ventrale si chiude con una fibbia.
Sia Mei-Tai che Half-Buckle possono prevedere spallacci stretti ed imbottiti, o larghi (circa 20 cm) in tessuto di fascia.
4- Full-Buckle – letteralmente “tutto fibbia”. Gli spallacci e il fascione ventrale si chiudono e sgretolano tramite fibbie. Sono i supporti più strutturati, e per le loro caratteristiche, sono gli ultimi a poter essere usati. Almeno fino all’età di “seduta librera” (quando il bambino sta seduto autonomamente) è bene che questi supporti prevedano l’aggancio degli spallacci al fascione anziché al pannello. Per garantire un’ottimale vestibilità ed avvolgenza, è necessario che il pannello sia in tessuto di fascia (così come gli spallacci in caso si scelga la versione da annodare).
LA GRAMMATURA
Per grammatura si intende la “densità” di una fascia, ossia quanti grammi di tessuto ci sono per metro quadro.
Una fascia di bassa grammatura è la più adatta ai neonati, per lo spessore minimo che garantisce la massima avvolgenza.
Fasce di bassa e media grammatura richiedono una legatura ben fatta, per non rischiare di sentire troppo il peso del bambino.
Una fascia di alta grammatura al contrario “perdona” di più, ma è utilizzabile solo con bambini più grandi, poiché lo spessore stesso della fascia rischierebbe di modificare l’ergonomia del supporto.
Ecco uno specchietto utile per capire le grammature:

LA COMPOSIZIONE DELLE FASCE RIGIDE
Le fasce rigide generalmente sono 100% cotone. Tuttavia è possibile trovare composizioni (blend) misti, che ne variano le caratteristiche meccaniche.
Lino – più rigido, ma molto fresco. Maggior sostegno con bimbi grandi.
Canapa – più rigida. La ruvidità le conferisce un ottimo grip. Grande sostegno con bimbi grandi.
Seta – morbida, sottile, lucente e leggermente scivolosa. Richiede molta cura, soprattutto nel lavaggio.
Lana – morbida e termoregolatrice, ottima anche in estate. Richiede molta cura.
Bamboo – leggero e traspirante, morbido. Molto elastico, non adatto a bambini grandi.
Tencel (polpa di eucalipto) – fresco, assorbe l’umidità. È elastico e liscio, per cui scivoloso. Alternativa al lino che non richiede domatura*.
Modal (polpa di faggio) – simile alla seta, ma garantisce un buon sostegno.
Seacel (alga) – fresco e lucente, garantisce un ottimo sostegno. Adatto per pelli delicate.
Repreve (derivato dal riciclo della plastica) – morbido e fresco, offre un ottimo sostegno.
La cosa fondamentale è tutti i materiali siano certificati, poiché sono spesso succhiati dai nostri bambini.
- Domatura = ammorbidire la fascia. Vengono usati diversi metodi, come fare trecce, amache, “maltrattamenti” vari, ma il modo migliore rimane sempre uno: usarla, usarla, usarla!
IL LAVAGGIO DELLE FASCE
TUTTE le fasce vanno lavate prima del loro utilizzo.
Le fasce possono essere lavate in lavatrice, se non espressamente indicato il lavaggio a mano in etichetta. Leggere sempre l’etichetta.
È sufficiente una rinfrescata a 30 gradi, pochissimo detersivo ecologico e centrifugare a 400 giri. NON usare ammorbidenti.
Le fasce non vanno stese alla luce diretta del sole e Bamboo e Lana vanno stese in orizzontale.
L’asciugatrice è sconsigliata, perché strapazza le fasce, ma è possibile usarla per le fasce “easy-care”, come le 100% cotone.
Per le fasce ad anelli consigliamo di infilare 1 calzino su ogni anello, possibilmente bianco, per evitare che sbattendo sul cestello della lavatrice (e asciugatrice) si rovinino.
Tuttavia ricordiamo di attenersi sempre alle etichette riportate dal produttore su ogni supporto.
IL LAVAGGIO DEI MARSUPI
Generalmente i marsupi vanno lavati a mano.
Se non particolarmente delicati, possono essere messi in lavatrice, non prima di averli chiusi dentro ad una federa per cuscini, per non rovinare le fibbie. Come per le fasce non superare i 30°, poco detersivo ecologico e bassa centrifuga. Evitare l’asciugatrice.
BIBLIOGRAFIA
[1] Elena Balsamo, Sono qui con te, Il leone verde, 2014
Articolo scritto dal dottor Lorenzo Giacchetti, SPECIALISTA IN PEDIATRIA – NEONATOLOGIA E PATOLOGIA NEONATALE
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